Seguire un’ alimentazione come quella descritta nel protocollo AIP è sufficiente? No, scopriamo cos’altro potremmo fare per star meglio in questo articolo sulla migliore integrazione per l’Idrosadenite.
Ci sono infatti integratori che possono aiutare a migliorare l’integrità e la salute del nostro intestino e, allo stesso tempo, a ridurne la permeabilità.
Chiunque combatte contro l’ Idrosadenite Suppurativa dovrebbe considerare i seguenti integratori come parte del proprio processo di guarigione.
Prima di assumere integratori
Prima di assumerli è però necessario rivolgersi al proprio medico. Questi dovrebbe saper indicare quali esami siano adatti a verificare la necessità o meno di talune integrazioni e relative posologie.
In caso contrario fate fede alle raccomandazioni scritte sulle etichette degli integratori senza mai eccedere le dosi.
Acidi grassi Omega-3
Gli acidi grassi Omega-3, come quelli che si trovano naturalmente nei pesci, aiutano a ridurre l’infiammazione nei nostri corpi.
Al contrario, i grassi omega-6 sono proinfiammatori.
Gli Omega-6 provengono principalmente da cereali e semi e abbondano pertanto nel cibo di tutti i giorni. Sono infatti contenuti:
- nella carne, essendo gli animali spesso nutriti con cereali, a tal fine è consigliabile carne grass-fed
- negli oli vegetali
- nei cereali / semi
Mangiare troppi omega-6 invece di omega-3 aumenta il rischio di malattie cardiache e alcune forme di cancro; peggiorando tra l’altro le malattie infiammatorie e autoimmuni.
La rimozione di cereali e oli di semi industriali dalla dieta contribuirà notevolmente a ridurne l’assunzione.
Sfortunatamente, dato il regime alimentare che seguono gli animali nei comuni allevamenti, ricco perlopiù di cereali, la carne che assumiamo anzichè essere ricca di omega-3 è ricca di omega-6.
A differenza della carne, il pesce è ricco di questo nutriente, pertanto una buona fonte integrativa per esempio è l’olio di fegato di merluzzo il quale contiene anche omega-3, oltre alle vitamine A e D3.
EPA e DHA i miglior alleati
In generale gli integratori migliori di omega-3 sono quelli che forniscono omega-3 a catena lunga, chiamati acido eicosapentaenoico (EPA) e acido docosaesaenoico (DHA).
Il processo di conversione degli omega 3 a catena corta, come l’ ALA (acido alfa linoleico), presente in concentrazioni elevate in alcuni oli e nelle noci e, in misura minore, nei legumi, nei cereali e nei vegetali e soprattutto nella verdura a foglia verde come gli spinaci, non funziona molto bene nel corpo umano e solo circa il 5-10 percento dell’ALA viene effettivamente convertito.
Il rapporto tra grassi omega-6 e omega-3 nei nostri primi antenati era circa 1: 1 a 2: 1. Il rapporto moderno tra omega-6 e omega-3 dell’americano medio (non ho trovato dati relativi all’Italia) varia da 20: 1 a 200: 1, a seconda della loro dieta.
Probiotici e Prebiotici
Probiotici, perchè assumerli?
È importante inoltre assumere un probiotico di qualità se vuoi curare l’intestino e porre fine sintomi dell’ HS.
Yogurt, kefir, kimchi, alcuni formaggi stagionati, crauti crudi, kombucha e sottaceti in salamoia sono tutte fonti naturali di probiotici, ma sono problematici per chiunque abbia sensibilità al lievito, problema molto comune per malati di acne inversa.
Quindi come ottieni i tuoi probiotici? Attraverso integratori di probiotici composti da lattobacilli, che non contengono lievito.
Se stai attualmente assumendo antibiotici, prendi i probiotici in momenti opposti della giornata.
Se non si hanno problemi di intolleranza al lievito, puoi assumere anche integratori che contengano Saccharomyces boulardii. Si tratta di un lievito naturale che migliora nettamente la condizione di permeabilità intestinale prevenendo la diarrea spesso associata agli antibiotici stessi.
Prebiotici, cosa sono?
Potresti inoltre aver sentito parlare di prebiotici e ti sei chiesto in cosa differiscono dai probiotici. I probiotici sono i microrganismi e i prebiotici sono il loro cibo.
I prebiotici si trovano principalmente
- nella cicoria
- nelle banane
- nei kiwi
- nella cipolla
- nell’ aglio
Quantità più piccole possono essere trovate in parecchi altri frutti e verdure.
Integratori di prebiotici sono disponibili sul mercato ma la ricerca sugli stessi è ancora agli inizi. Per ora, infatti, è meglio assumerne da fonti naturali .
Vitamina A
La vitamina A, nota anche come retinolo, è una vitamina liposolubile. Si trova solo negli alimenti che arrivano dagli animali, quindi i vegetariani e i vegani sono a rischio di carenza di vitamina A.
Come discusso, le carenze nutrizionali sono spesso il risultato di un intestino permeabile e un intestino che gocciola non può essere riparato senza alcuni nutrienti chiave.
La vitamina A aiuta a proteggere le nostre mucose, incluso il rivestimento del nostro tratto digestivo. Se ne siamo carenti, l’integrità del rivestimento intestinale può essere compromessa.
Vitamina A ed effetti sulla pelle
La vitmina A rende anche meno grassa la nostra pelle. Accelera difatti il processo esfoliante; le cellule della pelle si rigenerano più spesso garatendoci una pelle più chiara e, poiché sebo e cheratina non sono eccessivamente prodotti quando i livelli di vitamina A sono sufficienti, i nostri pori non si intasano. Il retinolo è usato ad esempio in creme di bellezza e anche Accutane o Isotretinoina, è una forma di vitamina A.
La vitamina A ha dimostrato di aiutare praticamente ogni condizione della pelle che coinvolge agenti esfolianti e cheratolitici.
Questo perché la vitamina A regola la produzione di cheratina; avere bassi livelli di retinolo nel sangue significa che il tuo corpo aumenterà la produzione di cheratina e la immagazzinerà.
Ciò per noi sarebbe un problema: i nostri follicoli piliferi vengono infatti bloccati dalla cheratina che ci provoca bolle, brufoli, protuberanze e peli incarniti oltre che pelle secca, squamosa e screpolata. Aumentando la quantità di vitamina A che assumi favorirai una pelle liscia, sana e morbida. L’abbassamento della produzione di cheratina è inoltre essenziale per favorire la remissione dell’Idrosadenite.
Come assumere vitamina A
Prima di prendere degli integratori, ti incoraggio a cercare di assumere la vitamina A da fonti naturali. La vitamina A può essere ottenuta da frutta e verdura, sotto forma di beta carotene, anche se, come la conversione di ALA in DHA, la conversione di beta carotene in retinolo nel nostro corpo non è sempre efficiente.
L’integrazione con pillole di vitamina A tuttavia può essere pericolosa — il retinolo, assunto tramite l’alimentazione, è infatti immagazzinato nel nostro corpo e un sovradosaggio può essere deleterio.
Una volta che il tuo intestino guarisce, sarai in grado di assorbire più vitamina A dagli alimenti che mangi.
L’olio di fegato di merluzzo fermentato (anch’esso ricco di vitamina D) è probabilmente uno delle migliori fonti naturali di vitamina A che puoi ottenere, ma altre buone fonti sono fegato, uova e burro.
Altri prodotti utili a base di vitamina A
Puoi anche provare una crema naturale alla vitamina A per accelerare il turnover delle cellule della pelle, anche se potrebbe causare eccessiva essiccazione, desquamazione o persino scottature solari. Altri prodotti come come l’acido salicilico, possono anch’ essi essere utili, poiché contribuiscono al processo di esfoliazione.
Vitamina C
La vitamina C, o acido ascorbico, aiuta a ridurre l’infiammazione e favorisce il corretto funzionamento del sistema immunitario. Aiuta anche prevenire l’eccessiva stimolazione del sistema immunitario (tipico delle malattie autoimmuni) interferendo con il rilascio delle cellule proinfiammatorie, le citochine. Protegge infine le nostre cellule immunitarie dai radicali liberi e svolge un ruolo cruciale nella rigenerazione della pelle e nella lotta ai batteri.
Personalmente mi trovo molto bene con questo integratore, l’ azienda è italiana e riconosciuta per la sua qualità, clicca qui per il link Amazon
VITAMINA D3
Il colecalciferolo o vitamina D3 non è in realtà una vitamina; è un pre-ormone. Agisce su ogni cellula dell nostro corpo e influenza gli ormoni. Nonostante sia fondamentale, molte persone ne sono carenti e ciò è dovuto a diversi fattori.
Il sole nostro grande alleato
Prima di tutto, pochissimi di noi trascorrono diverse ore al giorno, esposti al sole e svestiti. Quando siamo al sole, infatti, i nostri corpi producono naturalmente vitamina D3, ma, a seconda del pigmento della pelle e del luogo in cui viviamo, la quantità prodotta può differire. In media in 20 minuti di esposizione solare vengono prodotti 20.000 ui di vitamina D.
Vitamina D e fonti alimentari
In secondo luogo, ci sono pochissime fonti alimentari naturali di vitamina D3. Prodotti alimentari che ne sono provvisti di solito ne contengono una forma diversa: ergocalciferolo o vitamina D2. Questa forma dell’ormone non è pienamente riconosciuta o assimilata dai nostri corpi, non aumenta correttamente il livello di vitamina D nel sangue ed è anche legata al cancro. In uno dei prossimi articoli tratterò approfonditamente la vit. D essendo di per sè fondamentale per contrastare le patologie autoimmuni.
Zinco
Molte persone, affette da HS hanno riscontrato benefici dall’integrazione di zinco o dall’uso di creme a base di zinco sui loro ascessi.
Il primo studio scientifico condotto
La dott.ssa Loren Cordain afferma: “l’integrazione di zinco (90 mg / die per tre mesi) ha dimostrato ridurre l’infiammazione nei pazienti affetti da HS “. Uno studio pilota del 2007 che sottoponeva pazienti affetti HS a trattamenti con integrazioni di zinco in Francia ha avuto risultati spettacolari. E’ stata trova un risposta clinica rilevante in tutti i soggetti sottoposti al test, con remissione completa nel 36% di essi.
Un altro studio scientifico
Un altro studio condotto in Francia nel febbraio 2012 ha dimostrato i vantaggi dell’ integrazione di zinco nel trattamento dell’HS e ne ha dimostrato la possibile origine autoimmune.
I ricercatori hanno infatti osservato che la pelle, nelle zone soggette a HS aveva “una manifestazione significativamente ridotta di tutti i marcatori di immunità innata “.
Dopo tre mesi di zinco. il trattamento ha comportato un aumento significativo dei marcatori di immunità innata, il che significa che le risposte autoimmuni sono state ridotte.
I pazienti sono stati sottoposti a test che prevedevono l’ utilizzo di zinco gluconato.
Magnesio
Il magnesio è essenziale per la nostra salute.
È il quarto minerale più abbondante nel corpo ed è sotteso ad oltre trecento reazioni biochimiche.
Oltre a mantenere forti le ossa, mantenere la funzione muscolare e nervosa e sostenere un sistema immunitario sano, il magnesio aiuta a regolare la glicemia e la pressione sanguigna e talvolta può essere usato per gestire il diabete.
Ci aiuta anche ad andare in bagno; chiunque sia stato costipato e abbia assunto magnesio può attestarlo.
Magnesio, dove trovarlo.
Le verdure a foglia verde sono un’ottima fonte di magnesio ma la maggior parte di noi non ne mangia abbastanza per ottenere l’assunzione giornaliera raccomandata.
Aggiungiamo a questo il fatto che gli antinutrienti contenuti nei cereali, nei legumi e nelle noci, possono esaurire le nostre riserve di magnesio e non c’è da stupirsi che la maggior parte di noi ne sia carente.
L’assunzione di un normale integratore di magnesio aiuta a mantenersi “regolari”, diminuendo la costipazione, sintomo spesso associato ad un intestino permeabile.
Fonti
- https://www.trialsitenews.com/can-zinc-gluconate-help-reduce-intensity-of-hidradenitis-suppurativa/
- https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/10479232
- https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/18408140
- articolo sui probiotici
- https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC5440113/
- https://www.healthline.com/health/vitamin-a-for-skin#usage
- https://www.supersmart.com/it–blog–carenza-magnesio-sintomi-soluzioni–s142
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