Buongiorno a tutti, approfitto di un po’ di tempo libero per riportare una serie di domande postate da HS-Foundation, in virtù delle preoccupazioni nate a seguito dello scoppio della pandemia causata dal Corona Virus. Vediamo pertanto quali sono le informazioni principali a cui prestare attenzione per gestire al meglio Covid-19 e Idrosadenite.
Cos’ è il Covid-19 e perchè è differente dagli altri tipi di influenze?
- I coronavirus sono un folto gruppo di virus RNA che causano malattie respiratorie. Principalmente, il COVID19 provoca lievi sintomi inerenti il tratto superiore delle vie respiratorie. La maggior parte dei casi di mortalità si verificano tuttavia quando è coinvolto il tratto maggiormente inferiore delle vie respiratorie, con un accumulo di citochine tale da causare sindrome da distress respiratorio acuto.
- Il nuovo coronavirus (SARS-CoV-2) si presenta naturalmente, entra difatti nel nostro corpo attraverso le vie respiratorie tramite delle goccioline (inalate o a seguito dello sfioramento di bocca, naso, occhi) e causa la malattia chiamata COVID- 19.
- Il coronavirus è strutturalmente diverso dal virus dell’influenza. Rispetto all’influenza stagionale, il nuovo coronavirus causa una malattia più grave e ha tassi di mortalità più elevati (stimati 10 volte più alti).
- I sintomi di COVID-19 includono febbre, mancanza di respiro, tosse, perdita dell’olfatto, perdita del gusto e insolitamente nausea, vomito, diarrea. Tuttavia, molte persone infettate da questo virus possono risultare asintomatiche.
Come il Covid-19 altera il trattamento dell’ Idrosadenite?
- L’HS stessa non sembra essere un fattore di rischio specifico per COVID-19.
- I pazienti con HS che sono ben controllati e sottoposti a controllo medico devono continuare secondo le prescrizioni, compresa l’assunzione degli agenti immunomodulanti.
- Diligenti misure di protezione sono fondamentali per le persone che assumono farmaci immunomodulanti, tra cui l’allontanamento sociale, lo stare a casa, l’igiene delle mani, evitare di toccarsi il viso ed evitare chiunque abbia avuto contatti con COVID-19 o che sia malato.
- Se i pazienti sviluppano sintomi di COVID-19 o hanno avuto un’esposizione diretta con soggetti affetti COVID-19, devono chiamare il proprio medico. L’operatore sanitario può raccomandare di ritardare una dose di immunomodulatore in caso di malattia.
- Vi sono alcuni dati che suggeriscono che i farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS) possano peggiorare il COVID-19. Tuttavia, l’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) attualmente afferma che non vi sono dati sufficienti per raccomandare di evitare i FANS. Il paracetamolo risulta tuttavia essere una scelta più sicura dei FANS fino a quando non avremo più dati a tal riguardo.
- La comunità medica sta istituendo un registro per studiare i rischi e il decorso clinico dell’infezione da COVID-19 nei pazienti con HS e per imparare a trattare al meglio i pazienti con infezione da COVID-19.
Come dovrebbero essere gestiti i trattamenti tramite farmaci immunobiologici?
- Se i pazienti con HS sono ben controllati nell’ assunzione di farmaci biologici, per ora dovrebbero continuare con il loro regime attuale, siano essi anti-TNF (adalimumab [Humira], infliximab [Remicade]), anti-IL-12/23 (ustekinumab [Stelara] ) e anti-IL-17 (secukinumab [Cosentyx]).
- I fornitori di servizi sanitari e i pazienti devono sviluppare un piano coordinato per determinare quali sintomi potrebbero giustificare una somministrazione ritardata.
- Si sconsiglia di interrompere i farmaci biologici a meno che non vi sia una buona ragione in quanto esiste una possibilità di riacutizzazione e poiché esiste il rischio di sviluppare anticorpi anti-farmaco che potrebbero ridurne l’efficacia futura.
- Tutti i pazienti con HS che assumono farmaci biologici devono essere istruiti circa l’importanza dell’ igiene delle mani e del distanziamento sociale.
Come devono essere gestiti i farmaci immunosoppressori per l’HS durante la pandemia di COVID19?
- L’ampia terapia immunosoppressiva come il prednisone e il metotrexato conferiscono un rischio teorico più elevato di suscettibilità alle infezioni rispetto agli immunomodulatori più specifici. I pazienti con sintomi COVID-19 o diagnosi di COVID-19 devono contattare il proprio medico poiché potrebbe essere necessario interrompere questi farmaci.
- Esistono alcuni primi dati secondo cui i farmaci immunosoppressori e immunomodulanti possono avere un ruolo nel trattamento della tempesta di citochine indotta da COVID19 che causa gravi disturbi respiratori (ARDS).
- Le citochine note responsabili di questa tempesta di citochine includono IL-6, IL-1, IL-18 e IFN-gamma. Gli agenti che prendono di mira queste citochine (come gli inibitori dell’IL-6) non sono in genere gli stessi dei trattamenti biologici per l’HS. Gli inibitori dell’IL-1 sono stati usati occasionalmente per l’HS off-label, ma sulla base delle nostre consocenze, ciò non aumenta la suscettibilità al COVID-19.
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