Ultimamente, spesso, quando parlo di curare l’Idrosadenite con un approccio olistico, vedo molti storcere il naso.
Sembra infatti che stia raccomandando di sottoporsi alle magie di qualche potente sciamano o qualcosa che poco possa avere a che fare con la scienza.
Ho notato questa diffidenza anche nei confronti del mio libro che appunto ha come titolo secondario “Guida Olistica per combattere l’Idrosadenite Suppurativa e favorirne la Remissione“
A tal motivo, ho deciso di scrivere quest’articolo
Partendo dall’analizzare il significato della parola “olistico”, vedremo come mai l’ accezione odierna di questo termine è spesso sbagliata e come curare l’idrosadenite con un approccio olistico non significhi necessariamente non essere scientifici nel farlo.
Etimologia della parola olistico
Il significato della parola è di per sé “semplice” .
Tuttavia un utilizzo spesso spropositato e avventato, sia in ambito scientifico che non, ha finito per gettare un alone di mistero su questo termine.
Olistico deriva dal vocabolo greco “Olos”: tutto, intero.
Secondo la teoria olistica un sistema non può essere conosciuto come somma lineare delle parti che lo compongono.
Riferendoci per esempio al campo medico, in cui questa parola viene largamente usata (e non sempre con serietà scientifica), si parla di olismo quando si contrappone la cura del paziente alla cura della malattia: un organismo, nel paradigma olistico, è un sistema che non si può ridurre alla meccanica dei diversi elementi che ne fanno parte.
Cosa significa in sostanza?
Che per curare una malattia sfaccettata e complessa come l’Idrosadenite non possiamo semplicemente rifarci alla “cura della pelle” dove la malattia si manifesta.
Dobbiamo invece prendere in considerazione anche altri aspetti che concorrono alla nascita di quelle manifestazioni.
L’errore della Medicina Tradizionale
Non mi piace troppo parlare di Medicina Tradizionale e Medicina Alternativa, poiché anche in questo caso è facile essere fraintesi, tuttavia, dovessimo analizzare attentamente l’approccio medico occidentale, potremmo notare come, negli anni, si sia andati sempre più verso un’iperspecializzazione.
Ne deriva che, a seconda del percorso medico che si vuole intraprendere, si diventi estremamente “verticali” e profondi conoscitori di una materia (urologia, dermatologia, venereologia, gastroenterologia ecc. ecc.) spesso giungendo ad “ignorare” però altri aspetti dell’organismo umano poiché fuori dal proprio ambito di interesse.
Vi sarà capitato di visitare più medici, per un sintomo particolare del quale non conoscevate la causa, e sentirvi dire da alcuni di essi che quel problema non era di loro stretta competenza, magari raccomandandovi un loro collega che si occupava di tutt’altro.
Ovviamente quest’approccio ha pro e contro.
Il pro è avere dei professionisti spesso molto competenti e in grado di diagnosticare malattie rare come l’Idrosadenite che raramente chi non è dermatologo conosce, dall’altro ne deriva che quest’ultimo si soffermi più alla cura dell’organo o dell’apparato circa il quale è specializzato, in questo caso la pelle, piuttosto che favorire la cura dell’organismo in sé nella sua totalità.
Questo è il motivo principale per il quale difficilmente un dermatologo approfondirà tematiche legate ai cicli ormonali, all’alimentazione, all’aspetto psicologico del paziente e altri fattori che possono concorrere e incidere fortemente sulla tua malattia.
Medicina Olistica: fantascienza o realtà?
Un altro motivo per il quale il termine olistico viene spesso “frainteso” deriva dalla comune associazione dello stesso con il termine “medicina” e alcune pratiche, perlopiù di origini orientali, che ancora faticano a trovare validazione scientifica.
Sono infatti numerosissime le pratiche di Medicina Alternativa, aventi carattere olistico, ad esempio:
- Agopuntura
- Medicina ayuverdica
- Naturopatia
- Omeopatia
Solo per citarne alcune…. ma queste pratiche NON sono oggetto del mio libro e del blog dove vi trovate ora!
L’approccio olistico che voglio promuovere è un approccio in cui il medico, entrando in stretto contatto col paziente, riesce a comprendere che la cura di una malattia come l’HS deve essere orientata alla persona e non solo alla malattia, alla causa che ha generato una disfunzione e non solo al sintomo, al sistema e non solo all’organo.
Chi ha letto il mio libro o il mio blog sa bene di cosa parlo.
Sono numerosi i fattori che concorrono all’aggravamento dello stato infiammatorio nel nostro organismo tra questi:
- l’alimentazione, che a sua volta incide sul ciclo ormonale (ne parlo in numerosi articoli, partendo da questo e proseguendo con gli articoli successivi)
- gli ormoni (specie ormoni femminili, insulina e ormoni dello stress)
- lo stile di vita (sonno, attività motoria, sesso ecc.)
- la gestione dell’emotività
- le relazioni sociali
- ecc.
In conclusione…
Per concludere spero di averti chiarito al meglio cosa il termine olistico significhi e quale debba essere l’approccio nella gestione di questa malattia.
Mi spiace dirtelo ma, se i professionisti che troverai dinnanzi non saranno loro stessi ad indirizzarti sul percorso corretto, dovrai essere tu a mettere insieme tutti i “pezzetti” del complesso puzzle di cui la tua salute si compone.
A tal fine spero vivamente che le informazioni che troverai in questo blog possano aiutarti nel farlo.
Un abbraccio.
Grazie
A te Vittoria, se hai domande chiedi pure e proverò a risponderti 😊
Ciao Luca, rieccomi.. Ti ricordi di me? Sono Lia.
Avevi ragione tu la bolla è tornata nonostante mio figlio abbia una buona dieta e non fumi o beva. 🙁
Ciao Lia, si certo che mi ricordo, purtroppo è una malattia complessa e sfaccettata e le ragioni di una non remissione possono essere davvero moltissime, in tal caso è meglio farsi aiutare da Medici esperti in Medicina funzionale come quelli del Metodo Apollo!